Gli accessi vascolari rappresentano un valido ausilio nel percorso di cura degli assistiti, si stima infatti che oltre il 50% degli utenti del SSN necessitano, durante il periodo di diagnosi e cura, di almeno un accesso vascolare, al fine di affrontare sia per brevi che per lunghi periodi terapie infusionali di ogni tipo, in ambito sia ospedaliero che territoriale.
Tale trend è inevitabilmente in forte aumento. E’ necessaria quindi una adeguata conoscenza di tutte le tipologie di accessi venosi, sia in fase di scelta che di gestione, pena un aumento del disagio e dello stress per i pazienti e per gli operatori addetti all’assistenza. In particolare, la gestione degli accessi vascolari richiede ‘know how’ specifico da parte dell'infermiere, pena l'aumento di complicanze che possono portare ad esiti anche fatali e la riduzione della possibilità di sviluppo dell'autocura sia da parte del paziente sia del care giver.
Docenti
Marco Ariotti, Infermiere accreditato GAVeCeLT. Master universitario "Nursing degli accessi venosi" UCSC-Roma. Alta formazione e aggiornamento in: ecografia infermieristica Università degli studi del Piemonte orientale. Midlines, Applications and use, Picc excellence
Antonio De Lillas, infermiere accreditato GAVeCeLT. Master universitario "Nursing degli accessi venosi" UCSC-Roma. Corso di perfezionamento universitario in "Sistemi venosi a medio termine tipo Picc e Midline: indicazioni, impianto e gestione UCSC Roma
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